Page 41 - Urasciek
P. 41

poppiero e da qui numerose volte vidi il battello a rimorchio

            in normale assetto, ma che però, tentava di accostare sulla

            destra, opponendo resistenza al traino. L’ultima volta che

            vidi l UARSCIEK fu verso mezzogiorno. Aveva la prora verso il

            cielo con la bandiera inglese sul tagliareti. Fu un momento di

            tristezza ma anche di mia gioia intima, perché non avevo

            permesso che il battello fosse caduto nelle mani del nemico,

            come ordinato dal Comandante. Poi poco dopo avvertii uno

            scossone, probabilmente dovuto allo sgancio del cavo di

            rimorchio. Così andò perduto il valoroso Sommergibile”.




            L’affondamento dell’Uarsciek nel racconto del superstite

            Domenico Di Serio (da un articolo pubblicato sulla rivista

            “Aria alla rapida” del settembre 2002,

            via www.betasom.it):



            “Durante il mio servizio in Marina, sono sempre stato

            imbarcato sui sommergibili. Dapprima prestai servizio

            sull'H2, poi sull'Ambra e sul Malachite e infine sullo Uarsciek,

            del quale sono uno dei superstiti.

            Quando dopo l'affondamento del mio battello e la mia

            cattura, tornai dalla prigionia e subii la discriminazione,

            raccontai tutto cio' che mi capito' durante l'ultimo

            combattimento dell'Uarsciek.

            Sbarcai dal Malachite a Napoli, per normale


            avvicendamento. Il 5 dicembre 1942 mi stavo preparando a

            uscire in franchigia quando mi senti chiamare: " Vai subito

            con i documenti alla segreteria dell'Uarsciek." Mi presentai,
   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46