Page 39 - Urasciek
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riprese il suo normale assetto di galleggiamento mi ritrovai

            di nuovo in coperta. Qui fui avvolto da una ondata di calore

            e respirai aria di vapore. Seguì un breve periodo di quiete

            durante il quale, mi accorsi che il battello continuava a

            navigare. Fu qui che risentii la voce del Comandante sempre

            più flebile come se si stesse allontanando ed ebbi

            l’impressione che Egli fosse caduto in mare durante lo

            sbandamento. Ero ancora confuso (ero stato raggiunto da

            numerose piccole schegge metalliche) quando udii ed

            intravidi il marò Paniscotti che si reggeva aggrappato alla


            parte posteriore del bottazzo di sinistra, situato verso

            poppa. Disse qualcosa che io non riuscii a capire. Poi

            approfittando del momento propizio (mi accorsi che la nave

            nemica si allontanava in direzione opposta a quella del

            battello), non esitai strisciandomi sulla coperta, evitando di

            essere scoperto, riuscivo a raggiungere e ad introdurmi nel

            portello ancora con la testa in avanti, scendere nel battello e

            unirmi al personale della camera di manovra per mettere in

            atto la volontà del Comandante. Purtroppo nel battello non

            trovai nessuno, non mi persi d’animo e soprattutto non persi

            tempo. Raggiunsi la camera di lancio addietro ove mi

            accorsi subito che la macchina elettrica di sinistra, il cui

            telegrafo era sull’avanti adagio, era in moto e la barra del

            timone era sui 15 gradi a dritta. Anche se ferito alle mani,

            riuscii a stornare i cappelli dei lanciasiluri e ad aprire gli


            sfoghi d aria. Quando fui sicuro dell’entrata d acqua di mare

            nella sentina, andai a staccare il coltello dell’alimentazione

            elettrica al timone. Fermai la macchina elettrica, bloccai le

            porte stagne, inserendo delle viti fra gli ingranaggi.
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