Page 42 - Urasciek
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consegnai i documenti richiesti e mi dissero: "Prendi le tue

            cose e portale a bordo, che si parte immediatamente."

            Non conoscevo nessuno, ma con grande mia sorpresa

            incontrai il capo elettricista Ilario Mazzotti, che anni prima

            era stato imbarcato con me sul Malachite. Dopo aver

            parlato del piu' e del meno, mi disse: "Farai il tuo servizio in

            camera di manovra. Sei fortunato, andiamo ai grandi lavori

            di Pola!". Poiche' sono istriano, questa notizia, ovviamente

            mi rallegro' moltissimo.

            Dopo qualche ora eravamo gia' in alto mare. Sempre le


            solite ore di servizio, con guardia 4-4. In camera di manovra

            faceva freddo a causa delle correnti d'aria succhiata dai

            motori termici. Il giorno 6 arrivammo a Messina senza

            inconvenienti e aspettammo l’ordine di salpare per Pola.

            Giunse invece quello di recarci ad Augusta e così, l'8

            dicembre, eravamo in missione al largo di Malta.

            Durante il pendolamento nella zona assegnataci, le solite

            cose: scoppi di bombe di profondita', immersioni, emersioni

            a quota periscopica, ascolto idrofonico senza rilevare alcun

            contatto. In camera di manovra sentii il Comandante dire al

            Secondo che stavamo in quell'area per proteggere un nostro

            convoglio. Il tempo passava e arrivammo al giorno 13, s.

            Lucia. Il Comandante, che era devoto a quella santa, ordino'

            un pranzo speciale per tutto l'equipaggio. Trascorremmo

            due ore bellissime. Poi l'ordine: la festa e' finita, tutti ai


            propri posti. Alle 19.35 emersione. Nessun allarme. Alle

            23.55, cambio della guardia. Ero in camera di manovra. Le

            vedette scesero dalla plancia e chiesi ad una di loro che
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