Page 7 - Trento
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nord-est di Derna: la motosilurante S 56 riuscì a piazzare
un siluro sull'incrociatore leggero HMS Newcastle che
riportò un largo squarcio sul lato di dritta con numerosi
danni strutturali ed alle macchine, ma senza accusare
perdite tra l'equipaggio. Due ore dopo un secondo
gruppo di motosiluranti attaccò le unità di scorta che
attorniavano il danneggiato Newcastle: il
cacciatorpediniere HMS Hasty fu colpito da un siluro
della S 55 sul lato di dritta, riportando tredici morti tra
l'equipaggio oltre a gravi danni alla chiglia ed un vasto
incendio a bordo; il relitto dell'unità fu poi affondato più
tardi dal cacciatorpediniere HMS Hotspur.
Dopo essere stato informato del siluramento del Trento,
verso le 07:00 il contrammiraglio Vian diede ordine al
convoglio di tornare sui suoi passi e di dirigere su Malta,
pensando che la squadra italiana non si sarebbe esposta
ulteriormente; invece Iachino continuò a condurre le sue
navi da battaglia incontro alle unità britanniche. Intorno
alle 09:00 la flotta italiana fu attaccata per tre volte dagli
aerosiluranti britannici, che tentavano in tutti i modi di
rallentarla; mentre tutta la contraerea era impegnata per
respingere gli aerosiluranti, le unità italiane furono
attaccate da una squadriglia di bombardieri B-24
statunitensi che, del tutto inaspettatamente e grazie al
sofisticato sistema di puntamento Norden, sganciarono i
loro ordigni da alta quota: le bombe esplosero molto
vicine alle navi italiane, ma solo la
corazzata Littorio venne colpita da un ordigno sulla torre