Page 12 - Trento
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L'esiguità dei rifornimenti recapitati, che di fatto
alleviavano di poco la dura situazione nell'isola,
obbligarono il comando britannico a progettare
immediatamente una nuova consistente spedizione
verso Malta; l'11 agosto 1942 venne quindi lanciata
l'operazione Pedestal: si trattava in pratica di una
riedizione di Harpoon ma con un numero maggiore di
navi, con un grosso convoglio salpato da Gibilterra sotto
la nutrita scorta delle unità da guerra della Force H,
rinforzata per l'occasione da navi inviate direttamente
dal Regno Unito e comprendenti in totale due corazzate,
quattro portaerei, tre incrociatori pesanti, quattro leggeri
e trentadue cacciatorpediniere. Come per Harpoon, le
unità britanniche furono ripetutamente attaccate
durante tutto il loro tragitto da velivoli, sommergibili e
motosiluranti dell'Asse, subendo gravi perdite sia tra i
mercantili che tra le unità di scorta (andarono perdute
anche due "veterane" della battaglia di mezzo giugno, la
portaerei Eagle e l'incrociatore Cairo); a differenza del
precedente scontro, tuttavia, questa volta mancò
l'intercettazione da parte degli incrociatori italiani, a
causa di errori e ritardi, carenza di combustibile ed
attacchi dei sommergibili britannici. L'operazione ebbe
un successo maggiore di Harpoon, riuscendo a far
arrivare a Malta cinque dei sedici mercantili salpati e
recapitando un totale 30.000 t di rifornimenti, bastevoli
per diversi mesi, anche se le gravi perdite di unità da
guerra sconsigliarono ai britannici di ripetere simili
operazioni finché le offensive terrestri in Nordafrica non