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prodiera, senza riportare gravi danni ma accusando la
morte di un marinaio ed il ferimento di altri dodici. I B-24
tentarono poi di raggiungere Malta, ma vennero
intercettati da caccia tedeschi Messerschmitt Bf 109 che
ne abbatterono due, spingendo i due velivoli superstiti a
riparare in Africa. Informato dai ricognitori che la flotta
italiana continuava a procedere verso le sue navi, alle
09:40 Vian diede nuovamente l'ordine al convoglio di
invertire la rotta e di dirigere verso est, onde sottrarsi alle
unità nemiche; anche le unità britanniche finirono ben
presto nel mirino degli aerei dell'Asse: gli
incrociatori HMS Birmingham ed Arethusa furono
danneggiati leggermente da colpi caduti nelle vicinanze,
ma furono in grado di continuare la navigazione.
Verso le 14:00 Iachino ricevette ordine da Supermarina di
desistere dall'inseguimento delle unità britanniche,
ormai troppo lontane; alle navi italiane fu comunque
ordinato di rimanere ad incrociare al largo delle coste
occidentali della Grecia, nell'eventualità che i britannici
decidessero ancora una volta di invertire la rotta. Le
unità di Vian erano in quel momento ancora
ripetutamente attaccate dai velivoli dell'Asse: verso le
14:15 il cacciatorpediniere HMS Airedale fu preso di mira
da una formazione di bombardieri in picchiata Junkers Ju
87 Stuka tedeschi, venendo colpito in pieno da due
bombe che provocarono la detonazione di un deposito
delle munizioni; il relitto fu poi affondato dal
cacciatorpediniere HMS Aldenham dopo aver evacuato i