Page 3 - Trento
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imboccava la cosiddetta Bomb Alley ("Vicolo delle

            bombe"), il tratto di mare a sud di Creta posto entro il

            raggio dei bombardieri dell'Asse: il cargo Elizabeth

            Bakke subì danni non gravi, ma poiché non riusciva più a

            tenere la velocità del resto del convoglio gli fu ordinato di

            rientrare ad Alessandria.


            Durante la notte tra il 13 ed il 14 giugno le pessime

            condizioni meteorologiche obbligarono il

            contrammiraglio Vian a privarsi delle quattro

            motocannoniere aggregate al convoglio, che non

            riuscivano più a tenere il mare: tre di loro riuscirono a

            rifugiarsi ad Alessandria ma la quarta, la MTB 259, fece

            naufragio ed affondò; la corvetta Erica accusò problemi


            all'impianto propulsivo e ricevette quindi ordine di
            rientrare in porto a Marsa Matruh. La mattina del 14 il


            convoglio subì ulteriori perdite: il piroscafo Aagtekirk si

            dimostrò incapace di mantenere il passo con le altre

            unità e ricevette ordine di dirigere su Tobruch sotto la

            scorta del cacciatorpediniere HMS Tetcott e della

            corvetta Primula, ma verso le 08:00 fu raggiunto dai

            bombardieri tedeschi ed incendiato, finendo infine

            arenato davanti Tobruch dove poi affondò; nel

            pomeriggio aerei dell'Asse colpirono il cargo Potaro che

            tuttavia fu in grado di proseguire mentre il Buthan fu

            centrato dal CANT Z.1007 del capitano Mario Reghini e,

            gravemente danneggiato, affondò più tardi, anche se

            l'equipaggio ed i passeggeri furono recuperati dalle unità

            di salvataggio Antwerp e Malines (due navi passeggeri
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