Page 9 - Folgore
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Ricevuto alle 23.40 il segnale di scoperta della Forza Q, il

            caposcorta Cocchia (che aveva intanto inviato la Procione a
            proravia del convoglio per effettuare dragaggio, in conformità

            con un ordine giunto alle 23.30) chiese ordini alle 00.01 del 2

            dicembre, ma subito dopo decise autonomamente di far
            spostare il con voglio di tre miglia verso sud; non di più, perché

            sapeva che in zona c’erano vasti campi minati, ma non ne

            conosceva la precisa ubicazione. A tale scopo, alle 00.05 ordinò a

            tutte le navi di accostare di 90° a un tempo sulla sinistra (così
            assumendo rotta 150°); poi, alle 00.17, diede ordine di accostare

            a un tempo sulla dritta per riassumere la rotta 245°.

            Questi ordini, tuttavia, ebbero l’involontario effetto di precipitare

            il convoglio nel caos. La Puccini, infatti, non ricevette il secondo
            ordine (delle 00.17) a causa della sua radio malfunzionante e

            proseguì sulla sua rotta, così speronando l’Aspromonte; nessuna

            delle due navi riportò danni gravi, ma entrambe si fermarono e
            rimasero indietro. Come se non bastasse, il KT 1, che era

            sprovvisto di radio ed aveva l’ordine di seguire la Puccini ed

            imitarla nelle manovre, fu perso di vista dopo le 00.05: perse il

            contatto col convoglio e, non sapendo cosa fare, proseguì da
            solo nella notte.

            Nel frattempo, a mezzanotte, il Seraph era riemerso. Alle 00.07,

            in posizione 37°42’ N e 11°03’ E, il sommergibile lanciò tre siluri

            da 4570 metri, contro il mercantile di testa; Jewell avrebbe
            voluto lanciarne sei, ma vide che i primi due avevano corsa

            irregolare e decise quindi di interrompere la salva.

            I siluri non andarono a segno, anche se le navi del convoglio
            avvertirono due esplosioni subacquee poco prima della

            collisione tra Aspromonte e Puccini.

            Limbury s’immerse per sfuggire alla reazione della scorta;

            quando più tardi sarebbe riemerso, avrebbe visto una nave in
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