Page 6 - Folgore
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decise (alle 19.35) di inviare i tre cacciatorpediniere a rinforzare
la scorta del convoglio «B» e non quella del convoglio «H».
Alle 22.40, un altro aereo tedesco avvistò casualmente un
gruppo di cinque navi da guerra di medio tonnellaggio e
tipologia imprecisata, con rotta stimata 90° (sbagliava di poco,
era 104°) ed alta velocità, in posizione poi rivelatasi quasi esatta.
Era la Forza Q. Sfortuna volle che la radio dell’aereo fosse
guasta, quindi l’avvistamento poté essere riferito a Supermarina
(mediante comunicazione telefonica di Superareo, lo Stato
Maggiore dell’Aeronautica) soltanto quando il velivolo atterrò,
alle 23.30.
Alle 23.40 fu lanciato ai convogli il segnale di scoperta di questa
forza navale.
Supermarina, intanto, fece le sue valutazioni. Il convoglio «C»,
unico diretto a Tripoli anziché in Tunisia, era troppo lontano
dalla posizione della forza avvistata perché questa costituisse un
pericolo (infatti ad attaccarlo furono inviati aerei e la Forza K da
Malta); il convoglio «G» non poteva più essere minacciato,
perché la minaccia nei suoi confronti si era già manifestata con
successo. Ad attaccarlo erano stati aerosiluranti e alle 21.56 la
Giorgio era stata colpita da un siluro: incendiata, in quel
momento la Climene la stava rimorchiando verso Trapani.
Ne derivava che ad essere a rischio erano i convogli «B» e «H». Il
secondo più del primo: era infatti in posizione più avanzata, e la
sua rotta lo avrebbe portato con maggior probabilità ad
incontrare le navi britanniche. L’ora a cui questo sarebbe
avvenuto venne stimata, con notevole precisione, tra le 00.10 e
le 00.30 del 2 dicembre.
Si valutò quindi se non sarebbe stato meglio far tornare indietro
i due convogli. Per il «B» era possibile, anche se non venne
ordinato, preferendo lasciare che fosse il caposcorta a decidere
(avendo ricevuto il segnale di scoperta delle 23.40 ed un altro