Page 34 - Zara
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Iachino lo autorizzò ad abbandonare il Pola se fosse  stato

            attaccato da superiori forze nemiche, col messaggio «In caso di
            incontro  con forze superiori abbandonate Pola 210528» (alle

            23.45  anche  Supermarina,  ottenuto  l’assenso  di  Mussolini  in

            persona, inviò  analoga autorizzazione a Cattaneo, se avesse
            valutato la situazione «difficile anche in relazione ad eventuali

            offese aeree e navali»: ma a quell’ora la sorte della I Divisione si

            era già compiuta), ed in quello stesso momento lo Zara informò

            il Pola di stare venendo a portargli aiuto, domandandogli a che
            ora fosse avvenuto il siluramento («Vengo a darvi assistenza  –

            dite  ora  in  cui  siete  stato  colpito  211528»).  Alle  21.33

            il Pola rispose  di  essere  stato  colpito  alle  19.50  («Ore  19.50  –

            213028»),  ed  alle  21.34  cominciò  lo  scambio  di  informazioni
            tra Zara e Pola per preparare le operazioni di rimorchio, una

            volta  le  navi  di  Cattaneo  fossero  giunte  sul  posto.  Alle  21.57

            Cattaneo comunicò al Fiume «Tenetevi pronto a prendere a
            rimorchio Nave POLA»  (il  messaggio,  compilato  alle  21.57,  fu

            trasmesso alle 22.06); anche sullo Zara furono fatti i preparativi

            per  il  rimorchio.  Lo Zara ordinò al Fiume anche  di passare al

            posto notturno di combattimento per guardie.
            All’insaputa di Cattaneo e di Iachino, però, già dalle 20.15 il radar

            dell’incrociatore britannico Orion, inviato con il resto della Forza

            B alla ricerca della formazione italiana, aveva individuato il

            relitto  galleggiante  del Pola.  Dopo  aver  effettuato  vari
            rilevamenti radar senza essere riuscito ad identificare il contatto

            (il Pola non  era  infatti  stato visivamente  avvistato),  l’ammiraglio

            Pridham-Wippell, comandante della Forza B, avendo comunicato
            al suo comandante in capo (l’ammiraglio Cunningham,

            comandante              della      Mediterranean              Fleet      ed      imbarcato

            sulla Warspite)  la posizione della nave sconosciuta perché

            decidesse  sul  da  farsi,  decise  di  proseguire  senza  curarsene
            ulteriormente.
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