Page 6 - Da Barbiano
P. 6
fregata Jacques Houtsmuller), partiti da Gibilterra alle 5.30
dell’11 dicembre per raggiungere Malta, da dove poi sarebbero
proseguiti per Alessandria d’Egitto, dove avrebbero rinforzato la
Mediterranan Fleet. L’aereo di Nascimbene (che aveva
comunicato «Ore 15.00 avvistati 4 cc.tt. inglesi a un fumaiolo in
lat. 37°30’ long. 04°30’ rotta 90 velocità 20 nodi») era rimasto in
contatto visivo coi cacciatorpediniere per una quarantina di
minuti; alle 16 questi erano stati avvistati anche da un altro
aereo, pilotato dal sottotenente Biondi, che li aveva fotografati
ed aveva confermato che si trattava di quattro
cacciatorpediniere in navigazione con rotta 90° e su due
colonne, a 20 nodi stimati, ad est di Algeri. Tutte le informazioni
furono inviate a Supermarina.
Alle 16.45 lo stesso aereo italiano aveva reiterato l’avvistamento,
aggiungendo che non c’erano stati cambiamenti rispetto a
quanto visto e comunicato prima («Sono in vista del nemico –
nessun cambiamento degli elementi dell’avvistamento
presentemente segnalato»).
Considerati i dati disponibili, Supermarina aveva stimato che, se
i cacciatorpediniere avessero mantenuto una velocità di 20 nodi,
sarebbero arrivati al traverso di Capo Bon dopo le sei del
mattino del 13; se invece avessero immediatamente portato la
velocità a 28 nodi (cosa ritenuta piuttosto improbabile per un
viaggio di trasferimento come il loro) ciò sarebbe accaduto
intorno alle tre di notte, cioè quando la IV Divisione – sempre
mantenendo 23 nodi di velocità – sarebbe già stata al sicuro,
avendo superato Capo Bon di una ventina di miglia, cioè da
un’ora.
Ciò aveva indotto a non ordinare alcuna interruzione, rinvio o
variazione alla missione degli incrociatori di Toscano: il motivo
risiedeva più nell’urgenza di mandare carburante in Libia che nel
labile vantaggio che emergeva da tali empiriche previsioni. Si