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l’attività della Luftwaffe, infatti, aveva fatto pressoché cessare il

            traffico navale britannico nel Mediterraneo orientale.
            Ma pochi giorni dopo (6 marzo) prese il via l’operazione

            britannica  «Lustre»:  il  trasferimento  in  Grecia  di  circa  60.000

            uomini con i relativi equipaggiamenti, per appoggiare la
            resistenza ellenica contro le forze dell’Asse. Convogli britannici

            ripresero quindi a solcare le acque dell’Egeo.

            A  rincarare  la  dose,  tra  il  10  ed  il  14  marzo,  ci  si  mise

            l’ammiraglio  Eberhard  Weichold,  ufficiale  di  collegamento  della
            Kriegsmarine in Italia, che rinnovò le pressioni perché una

            siffatta  operazione fosse effettuata. Da parte tedesca  si

            sosteneva che parte delle forze della Royal Navy erano distolte

            dalla necessità di contrastare le incursioni in Atlantico
            dell’incrociatore  pesante Admiral  Hipper  e  della  corazzata

            tascabile  Admiral  Scheer  (ma  in  realtà  ciò  non  aveva  influito

            sulla dislocazione delle forze britanniche nel Mediterraneo);
            sulle prime Supermarina fu ancora recalcitrante, ma il 19 marzo

            i     comandi          tedeschi         asserirono          che,      dopo        il    grave

            danneggiamento                                     delle                          corazzate

            britanniche Warspite e Barham e  della  portaerei Illustrious per
            opera di aerei della Luftwaffe (il 16 marzo degli Heinkel He 111

            del X CAT – II Gruppo del 26° Stormo – avevano riferito di aver

            silurato due corazzate; quanto alla Illustrious, la sua messa fuori

            uso era cosa assodata già da gennaio), alla Mediterranean Fleet
            era rimasta una sola corazzata (la Valiant) e nessuna portaerei.



            Riccardi, convinto che le condizioni fossero  ora favorevoli,
            capitolò: il 16 marzo decise di dare il via all’operazione (cinque

            giorni dopo anche il Comando Supremo rincarò la dose,

            invitando  Marina  ed  Aeronautica  ad  un  atteggiamento  più

            aggressivo in Egeo, a sostegno della prossima offensiva tedesca
            in  Grecia).  Requisiti  essenziali,  il  fattore  sorpresa  da  parte
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