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Capo Matapan





            Alle  23 del  26 marzo  1941  lo Zara, al  comando  del  capitano  di

            vascello Luigi Corsi e con a bordo l’ammiraglio Cattaneo, salpò

            da  Taranto  insieme  al  resto  della  I  Divisione  ed  alla  IX
            Squadriglia Cacciatorpediniere  (Alfieri, Oriani, Gioberti e Carducci;

            caposquadriglia il capitano di vascello  Salvatore Toscano

            dell’Alfieri) per raggiungere un punto di riunione situato circa 55
            miglia a           sudest           di       Capo           Spartivento             Calabro.

            Contemporaneamente                      presero           il     mare          anche          la

            corazzata Vittorio            Veneto,        scortata         dalla       X     Squadriglia

            Cacciatorpediniere (Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco, poi

            sostituiti da Granatiere, Bersagliere, Fuciliere ed Alpino della XIII
            Squadriglia),  da  Napoli,  la  III  Divisione  (Trento, Trieste, Bolzano)

            con la XII Squadriglia (Ascari, Corazziere, Carabiniere) da Messina

            e la VIII  Divisione (incrociatori leggeri Luigi di Savoia Duca degli
            Abruzzi e Giuseppe Garibaldi) con la XVI Squadriglia (Nicoloso Da

            Recco, Emanuele  Pessagno) da Brindisi.  Comandante della

            squadra  italiana  era  l’ammiraglio  di  squadra  Angelo  Iachino,
            imbarcato sulla Vittorio Veneto.

            Iniziava così l’operazione «Gaudo», un’incursione contro  il

            traffico britannico nel Mediterraneo orientale, a nord di Creta.

            Dopo la riunione 55 miglia a sudest di Capo Spartivento Calabro,
            la flotta italiana avrebbe dovuto dirigere verso la Libia per trarre

            in inganno eventuali ricognitori britannici, finché, giunta in  un

            punto prestabilito al largo di Capo Passero, si sarebbe

            nuovamente  divisa  nei  due  gruppi  che  avrebbero  poi  diretto
            verso i rispettivi obiettivi.

            La I e la VIII Divisione (insieme ai sei cacciatorpediniere della IX e

            XVI  Squadriglia),  riunite  sotto  il  comando  dell’ammiraglio
            Cattaneo, dovevano portarsi  a nord di Creta, passando tra

            Cerigotto  e  Capo  Spada,  poi  proseguire  sino  a  giungere  a 30
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