Page 9 - Urasciek
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Secondo la versione britannica, l’Uarsciek fu sorpreso in

            superficie alle 3.05 (ora italiana; 4.05 secondo l’orario

            seguito dalle unità britanniche) del 15 dicembre, in

            posizione 35°08’ N e 14°28’ E (o 35°08’ N e 14°22’ E), dalle

            vedette del Petard, che lo avvistarono a proravia sinistra,

            in condizioni di calma piatta di mare. Sulle prime le

            vedette britanniche ritennero che si trattasse di una nave

            di superficie; quando poi si resero conto che era invece

            un sommergibile emerso, il comandante Thornton

            credette inizialmente che potesse trattarsi del


            sommergibile britannico Umbra (altre fonti parlano

            erroneamente dell’HMS Ultimatum, ma quest’ultimo si

            trovava in quel momento ai lavori nel Regno Unito), di

            ritorno a Malta dopo una missione nel Golfo di

            Hammamet. Il Petard effettuò pertanto il segnale di

            riconoscimento, e fu a quel punto che il sommergibile

            italiano s’immerse e lanciò i suoi siluri. Considerate le

            due versioni, probabilmente l’avvistamento fu reciproco

            e più o meno contemporaneo.

            Il Petard allertò il Vasilissa Olga con due forti fischi di

            sirena ed evitò i siluri – avvistati nonostante il buio grazie

            alle loro scie fosforescenti – con la manovra, virando

            nella loro direzione e passando tra le loro scie (fonti

            greche affermano che i due siluri sarebbero passati a

            proravia del Vasilissa Olga, a ridotta distanza), dopo di che


            entrambi i cacciatorpediniere, alle 3.10, scatenarono una

            pesante caccia con bombe di profondità. Il Petard, che

            aveva quasi subito ottenuto un contatto ASDIC, effettuò a

            quell’ora un primo attacco col lancio di una singola
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