Page 5 - Urasciek
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in immersione. Montagnani era così rimasto a terra

            mentre l’Uarsciek partiva per la sua ultima missione.

            L’avrebbe scampata per un caso anche in una terza

            occasione, rimanendo a terra – perché non avvertito, di

            ritorno da una licenza – mentre il piroscafo che portava

            in Corsica il suo reparto veniva affondato.

            Gli ordini ricevuti dal comandante Arezzo dal X Grupsom

            di Augusta prescrivevano che l’Uarsciek, insieme al

            sommergibile Topazio, raggiungesse un settore d’agguato

            a sud di Malta per operare con compiti offensivi-


            esplorativi totali, ed in particolare a protezione indiretta

            della navigazione da Napoli a Tripoli della

            motonave Foscolo, partita il 12 dicembre con un carico di

            carburante e munizioni. Uarsciek e Topazio avrebbero

            dovuto posizionarsi in settori tra loro vicini, una

            cinquantina di miglia a sud di Malta, e prevenire attacchi

            da parte di navi nemiche, e specialmente dalla Forza K,

            della quale si prevede una probabile uscita per attaccare

            il convoglio: se questa formazione fosse uscita da Malta

            per attaccare la Foscolo, si prevedeva, sarebbe caduta

            nell’agguato teso dai due sommergibili.

            La situazione in Africa Settentrionale appariva grigia: un

            mese prima le forze italo-tedesche avevano subito la

            decisiva sconfitta di El Alamein, e negli stessi giorni in cui

            si svolse la missione dell’Uarsciek stavano combattendo


            ad El Agheila, ai margini occidentali della Cirenaica, per

            tentare di fermare o quanto meno rallentare l’avanzata

            britannica. Le perdite sulla rotta per la Libia avevano

            subito un’impennata dinanzi all’intensificazione del
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