Page 6 - Bande Nere
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profondità, ma alle 8.41, rilevando un debole rumore
prodotto da motrici di navi, tornò a quota periscopica: fu
allora che avvistò l’estremità superiore delle alberature di
una nave da guerra. Alle 8.44 la nave era divenuta
completamente visibile, e Tomkinson ritenne di trovarsi
di fronte ad un incrociatore pesante, scortato da due
cacciatorpediniere, che procedeva a 21 nodi su rotta 330°
(quasi esatto: la rotta effettivamente seguita dal Bande
Nere in quel momento era di 347°), cioè diretto verso
nord. Contrariamente a quanto ritenuto dal comandante
britannico, la nave avvistata non era un incrociatore
pesante: si trattava del Bande Nere, scortato
da Aviere e Libra, mentre il Fuciliere aveva appena da poco
lasciato la formazione per rientrare alla base, a causa
dell’avaria alla motrice di dritta.
L’Urge manovrò per attaccare, ed alle 8.54, in posizione
38°37'5" N e 15°22' E, lanciò quattro siluri Mk VIII da una
distanza di 4570 metri. (Sembra pertanto erronea la
versione, riportata da fonti italiane, secondo cui l’Urge –
anche in conseguenza della mancanza del Fuciliere che,
riducendo il numero di siluranti di scorta da tre a due,
aveva lasciato scoperto un ampio settore – si sarebbe
infiltrato internamente alla scorta, portandosi tra
l’Aviere ed il Bande Nere e lanciando da ridottissima
distanza, poche centinaia di metri). A causa dell’errore di
identificazione – incrociatore pesante anziché
incrociatore leggero –, Tomkinson fece regolare i siluri
per correre a profondità comprese tra i 3,7 e 5,4 metri,
anziché a 3-4,8 metri come al solito, con navi più piccole.