Page 5 - Bande Nere
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6.41, la Libra riferì che aveva l’ecogoniometro guasto, e
poco dopo (6.55) fu il Fuciliere ad annunciare di avere la
motrice di dritta bloccata, il che lo costringeva a ridurre
l’andatura; il comandante Sitta, che ricopriva anche il
ruolo di comandante superiore in mare, lasciò libero
il Fuciliere di tornare in porto a Messina, mentre ordinò
alla Libra di restare nella scorta fino a Napoli. A questo
scopo, l’Aviere richiese al Comando della III Divisione
(sul Gorizia) che la Libra potesse continuare il servizio di
scorta fino a Ponza, al posto del Fuciliere.
Una volta usciti dalle rotte di
sicurezza, Aviere e Libra assunsero posizione di scorta
ravvicinata. Alle 7.10 giunse nel cielo della formazione un
idrovolante CANT Z. 501 della Ricognizione Marittima
(osservatore guardiamarina Bruno Antonucci), che iniziò
il servizio di scorta antisommergibili.
Alle 8.30 la formazione risultava così disposta: Bande
Nere al centro, Libra a dritta ed Aviere a sinistra, con un
intervallo inferiore al miglio. Le navi procedevano a 18
nodi, senza zigzagare, in un mare leggermente mosso
(forza 3) che rendeva più difficile avvistare eventuali scie
di siluri.
Alle 8.30 del mattino, il sommergibile
britannico Urge (capitano di corvetta Edward Philip
Tomkinson), in agguato sugli accessi settentrionali allo
stretto di Messina, avvistò un idrovolante, proveniente
dalla direzione di Messina, intento a pattugliare la rotta
per Napoli. Il sommergibile scese a 26 metri di