Page 4 - Bombardiere
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Il cacciatorpediniere tentò di virare a dritta – il

            comandante Moschini, dopo aver avvistato la scia del

            siluro ed aver ordinato “Tutta la barra a dritta”, si mise

            personalmente al timone insieme al timoniere per virare

            più in fretta – per evitare il siluro, ma invano: alle 17.22

            l’arma esplose sotto la plancia, spezzando la nave in

            chiglia, distruggendo la plancia stessa, parte della quale

            fu lanciata in mare, e facendo scoppiare una caldaia.

            Il Bombardiere si spezzò in due, ed il troncone poppiero

            affondò quasi immediatamente, alle 17.25, nel punto


            38°15’ N e 11°43’ E (fonti italiane; per l’United 38°04’ N e

            11°49’ E). (Sembra esservi una discrepanza di alcuni

            minuti tra gli orari italiani e quelli britannici).

            Il comandante Moschini, avendo visto che il timoniere

            era intrappolato nei rottami della plancia – schiacciato tra

            la ruota del timone ed un’altra strumentazione –, tentò in

            ogni modo di liberarlo, senza pensare a salvarsi, fino a

            trovare la morte nel tentativo, quando la plancia dilaniata

            cadde in mare. La Medaglia d’oro al Valor Militare onorò

            il suo ultimo gesto.

            Pochi minuti dopo la poppa, anche il troncone prodiero

            del Bombardiere affondò tra le 24 e le 26 miglia a

            nordovest di Marettimo.

            Subito dopo il siluramento, il Legionario gettò in mare a

            scopo intimidatorio cinque bombe di profondità da 30


            kg, poi, dopo tre minuti, ne gettò altre tre da 100 kg cui

            seguirono poi altre 15 bombe di profondità

            “intimidatorie” da 30 kg. Dato però che l’United aveva

            lanciato da grande distanza – 3380 metri, al di fuori della
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