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L'affondamento del CT. Aviere
Alle 14.30 del 16 dicembre 1942 l’Aviere, ancora al
comando del capitano di vascello Ignazio Castrogiovanni,
lasciò Napoli per scortare a Biserta (dove l’arrivo era
previsto per le 16.45 del 17), unitamente al
gemello Camicia Nera, la motonave tedesca Ankara. Il
convoglio era scortato anche da quattro aerei da caccia
Macchi C. 200 del 3° Gruppo del 6° Stormo “Diavoli Rossi”
della Regia Aeronautica, uno dei quali pilotato dal
maggiore Bruno Alessandrini. Il sistema di decrittazione
britannico “Ultra”, tuttavia, aveva intercettato e decifrato
le informazioni sul convoglio, ed il sommergibile
britannico Splendid (che all’epoca portava ancora solo il
nominativo di P 228), al comando del capitano di corvetta
Ian Lachlan Mackay McGeogh, venne inviato sulla rotta
prevista, per affondare l’Ankara. Il 17 dicembre, alle
10.46, il convoglio venne avvistato ad una distanza di
9150 metri, circa 40 miglia a nord di Biserta,
dallo Splendid. Il sommergibile, che si veniva a trovare
proprio davanti all’Aviere (il quale procedeva in linea di
fila davanti all’Ankara), manovrò per attaccare;
inizialmente lo Splendid aveva visto solo l’Ankara ed uno
dei due cacciatorpediniere, ma durante la manovra
avvistò anche l’altro cacciatorpediniere, probabilmente
il Camicia Nera, a poppavia del mercantile. Alle 11.11
lo Splendid lanciò sei siluri: due contro l’Aviere, che
guidava la formazione a proravia dell’Ankara (che si
trovava a 1800 metri dal sommergibile), e quattro contro